Sportivi e marketing: Ronaldo, Beckham e LeBron

Lo sport è sono senza dubbio una delle manifestazioni culturali più popolari e al contempo redditizie. Stiamo parlando, infatti, di un settore che genera introiti altissimi.  Il calcio in Italia è in cima per ciò che riguarda intrattenimento e spettacolo. Nel 2019 ha generato un giro d’affari di circa 4,7 miliardi di euro. Il calcio europeo è ormai uno degli eventi sportivi più importanti e prestigiosi al mondo. Altri sport come il basket e il football americano per gli Stati Uniti si sono ormai convertiti in puro show. Ed è per questo che grandi rappresentanti di questi sport sono oggi veri e propri “brand personali”, figure di marketing redditizie che si fanno strada non solo nello sport ma anche collaborando con importanti brand a livello mondiale. Analizziamo tre casi esemplificativi: i calciatori Cristiano Ronaldo e David Beckham e la start del basket James LeBron.

1-  Cristiano Ronaldo, l’evergreen

Il primo calciatore non può che essere Cristiano Ronaldo, oggi attaccante della Juventus, squadra che lo ha ingaggiato nell’estate del 2018, che è venuto dalla piccola isola di Madeira ed ha finito col conquistare il mondo intero calciando un pallone. Il capitano del Portogallo, vincitore di ben cinque palloni d’oro e quattro Champions League, ha dato vita a un brand unico conosciuto come CR7, composto quindi dalle sue iniziali e dal suo numero di maglia. Secondo le stime più veritiere in assoluto Ronaldo avrebbe a sua disposizione un patrimonio di 280 milioni di dollari, proventi risalenti da tutti i suoi contratti di sponsorizzazione e dalle sue attività, tra le quali un centro di impianti capillari a Madrid. Oltre al giocatore stesso, chi ha beneficiato molto del suo arrivo a livello di marketing è senza dubbio la Juventus stessa, che dopo il suo acquisto ha visto incrementare i ricavi da vendite di licenze e prodotti del suo marchio dell’81% rispetto all’anno precedente, un salto impressionante a livello numerico. La figura centrale del numero 7 della Juventus a livello mediatico è confermata anche dai follower delle sue pagine sui social, come attestano gli oltre 200 milioni di persone che lo seguono su Instagram. Vediamo dunque come la strategia di business di Ronaldo punta alla diversificazione, con al centro la personalità calcistica contornata da attività che esulano dal mondo sportivo come ingaggi come modello, volto di brand sportive, campagne social di influencer marketing.

 

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2-  David Beckham, il capostipite

Un altro ex numero 7 del calcio, questa volta del Manchester United spicca come sportivo che ha fatto un gran salto grazie al pallone diventando un vero e proprio brand personale. Stiamo parlando di David Beckham, ex calciatore della nazionale inglese che fin da giovanissimo si era praticamente diviso tra la professione del calciatore e sfruttando la sua notorietà anche quella del modello. L’attuale proprietario dell’Inter Miami, la franchigia che ha più possibilità di vincere il campionato statunitense della MLS secondo le migliori scommesse online in questo momento, è stato uno dei precursori in questo senso. Oltre a percepire sempre ottimi ingaggi, Beckham è stato fin da subito testimonial di brand come Pepsi o Gillette, e ancora oggi vanta una serie di importanti contratti di sponsorizzazione. Uno dei suoi ultimi colpi a livello di marketing e di immagine è proprio quello di acquistare l’Inter Miami, una delle società con più potenziale del calcio statunitense. Precedentemente modello per Armani, Beckham continua a essere uno degli ex sportivi più ricchi al mondo. Stiamo parlando di un personaggio più ricco della regina d’Inghilterra e in possesso nientemeno di un patrimonio di oltre 500 milioni di sterline. Eppure, il dato più impressionante riguarda le collaborazione in quelle che potremmo definire campagne di influencer marketing su Instagram, che nel 2019 gli hanno permesso di incamerare ben 10 milioni di euro solo attraverso questo social. Sebbene anche lui calciatore, il modello di business scelto da Beckham differisce dunque da quello di Ronaldo, con un’angolazione più pronunciata sull’imprenditorialità in prima persona e non più solo come volto di altri brand.

3- James LeBron, il fenomeno

Passando al basket, dopo l’irruzione di una figura assoluta come Michael Jordan, LeBron James è stato uno dei pochi cestisti capace di diventare famoso in tutto il mondo. Il giocatore dei Los Angeles Lakers, al quale la Nike ha dedicato una struttura intera del suo campus, è senza dubbio la star del basket statunitense degli ultimi anni, praticamente ha esordito in NBA. Apparso in una serie di pubblicità importanti, diventando tra l’altro figura di spicco di Nike. LeBron è oggi rappresenta egli stesso una brand a sé stante, al di là delle sponsorizzazioni che lo accompagnano. Il suo carisma e i suoi risultati sportivi, oltre al suo talento, lo rendono non solo un atleta ma anche un modello per i ragazzi che si avvicinando al basket, calcando le orme di un fenomeno assoluto come Jordan. Oltre a uno stipendio da 37 milioni di dollari, secondo la rivista Forbes il fenomeno del basket statunitense può vantare ricavi per 93 milioni di dollari all’anno solo grazie agli sponsor. Ancora una volta dunque lo sport si dimostra un punto di partenza importante da cui derivare grandi opportunità di business, nel caso di Lebron legate per il momento alla figura di atleta stella e simbolo di uno sport, ma siamo sicuri che una volta posata la palla a spicchi per sempre, Lebron saprà sfruttare le opportunità che gli si presenteranno con strategie di marketing all’avanguardia, magari proprio prendendo ispirazione dall’esempio del caso di Beckham.

Antonio Moschella

Originario di Napoli ma vive in Spagna. La sua passione per lo sport e il giornalismo lo ha portato a fondere questi due hobby e trasformarsi in giornalismo sportivo.

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