Domini

Il dominio più utilizzato è .COM, ma esistono altre possibilità

I domini sono ormai così radicati nella vita quotidiana che di solito non pensiamo al loro valore. Eppure dietro si nascondono strategie di marketing, di immagine aziendale e un vero e proprio mercato. Non c’è dubbio che il dominio .COM sia il più utilizzato, ma è veramente l’unica soluzione disponibile? Per le aziende italiane l’alternativa per un nome di dominio breve e conciso esiste.

.COM – Commercial o Company?

.IT sta per Italia, .SRL per Società a responsabilità limitata, questo è chiaro. Il significato di ccTLD e gTLD è generalmente chiaro. Il significato del nome di dominio .COM invece non è stato chiarito. Contrariamente a quanti in molti credono, non si tratta dell’estensione degli Stati Uniti. Il documento denominato RFC 920, redatto nell’ottobre 1984 per definire i primi TLD, descrive .COM come “Commercial, any commercial related domains meeting the secon level requirements”. In altre fonte, il TLD non viene associato piuttosto all’abbreviazione di “Company”, azienda. Altri sostengono che il dominio .COM avrebbe dovuto chiamarsi .COR, solo all’ultimo momento è stato deciso di cambiarlo. Che il dominio stia per commercial o company, rimane comunque il fatto che si tratta del dominio più utilizzato sul web. Ciò causa una disponibilità molto ristretta per i nomi di dominio.

A cosa è dovuta questa popolarità?

Il primo dominio .COM è stato registrato dalla società informatica americana Symbolics symbolics.com nel marzo 1985.  A quei tempi Internet era un luogo utilizzato esclusivamente ai fini di ricerca e comunicazione da università e scienziati. Allora la diffusione a macchia d’olio non era previsto. Un anno dopo Symbolics, il 3 marzo Hewlett-Packard registra hp.com, seguono il 19 marzo 1986, sun.com e ibm.com e il 25 marzo intel.com.

Fonte: Versigin 2018

Quasi 1 anno e mezzo dopo, il 30 novembre 1987 i siti registrati con .COM erano circa 100. Al giorno d’oggi i siti .COM sono più di 133,9 milioni. Un numero altissimo che non lascia spazio a nuove registrazioni con nomi brevi e concisi. Un impulso decisivo alla diffusione del dominio è stato segnato dallo scoppio della bolla speculativa nel 2000, quando sono state abolite le restrizioni per l’assegnazione. Da quel momento, chiunque interessato a registrare un dominio .COM, non importa da quale paese o se azienda o privato, ha modo di farlo.

Un dominio senza spazio per le novità

Considerando le tariffe negli ultimi anni, i domini .COM sono un chiaro business molto redditizio. Soprattutto i domini breve e concisi così importanti per le aziende, raggiungono cifre molto alte. Tra i casi più costosi si ricorda la vendita del dominio carinsurance.COM per quasi 50 milioni di dollari nel 2010, seguito da Insurance.COM e vacantionrentals.COM per 35 milioni di dollari. Non sono poche i casi di grandi aziende che hanno speso milioni di dollari per acquistare un dominio .COM con il nome della loro azienda.

Nuovi gTLD: .SRL la soluzione per le aziende italiane

Il dominio .SRL è nella Top5 dei gTLD più registrati in Italia.

La disponibilità di domini .COM brevi e concisi è diminuita drasticamente nel corso degli anni. Questo è uno dei motivi principali per cui l’ICANN nel 2013 ha lanciato i nuovi gTLD, estensioni di dominio generici. Tra le perfette alternative al .COM, nell’ottobre 2015 è stato lanciato il dominio .SRL dedicato alle aziende italiane S.r.l. Un dominio professionale che rende unica l’immagine aziendale sul web e che si presenta come la soluzione all’ormai saturo .COM.

 

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Milena Rabenstein

Redattrice online con un forte interesse per le idee innovative. Mi pongo l'obiettivo di informare i lettori sugli ultimi trend e le novità in campo digitale e creare consapevolezza verso le ultime novità utili alle aziende.

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