Startup

Distribuzione regionale al Fondo per startup e PMI innovative

Il 12° rapporto periodico “Imprese Innovative e il Fondo di garanzia per le Piccole e Media Imprese”, redatto dal Ministero dello Sviluppo Economico, fa luce sullo squilibrio a livello regionale sull’accesso ai finanziamenti all’innovazione.

Con il Decreto Crescita 2.0 (decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221) è stato studiato un accesso semplificato, gratuito e diretto al Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese (FGPMI) a favore delle startup e delle PMI innovative. Il Fondo ha come obiettivo quello di facilitare l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari.

Startup innovative: il Nord ha un migliore accesso al credito

Risale al settembre 2013 la prima operazione verso una startup innovativa approvata dal FGPMI. Da quel momento al 30 giugno 2017, il Fondo ha autorizzato 3.062 operazioni di 1.784 startup innovative. In questi anni però lo squilibrio a livello regionale è evidente, con una ripartizione che varia da regione a regione. Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte occupano la vetta della classifica sia in termini d’importo complessivo dei finanziamenti sia per numero di operazioni avviate.

Distribuzione regionale delle operazioni di finanziamento erogate verso startup innovative

Il report segnala in particolare il caso di Lombardia che a fronte di un elevatissimo numero di operazioni raggiunge il terzo posto per quanto riguarda l’importo medio del prestito, e dell’Abbruzzo che registra l’importo medio di finanziamenti più alto a livello nazionale. La Campania nonostante figuri all’8° posto per numero di operazioni, è in fondo alla classifica presentando gli importanti di finanziamento più bassi. I dati relativamente bassi della Toscana meritano un discorso a parte: la regione toscana è l’unica a richiedere una controgaranzia.

Ciò che si evince dal rapporto è che le imprese del Nord hanno presentato una migliore capacità di accesso al credito. Secondo il Ministero le differenze di numeri a livello regionale non sono da assegnare esclusivamente al numero di startup innovative presenti nelle singole regioni.

Accesso al fondo per PMI innovative

Per le PMI innovative l’accesso al fondo tramite procedura “semplificata” è possibile grazie al Decreto Ministeriale del 23 marzo 2016 attuando una disposizione del cd. Decreto-legge Investment Compact. La disposizione è entrata a pieno regime a fine giugno 2016 e ad oggi risultano andate a buon fine 78 operazioni (77,2% rispetto al totale delle richieste).

Distribuzione regionale delle operazioni di finanziamento erogate verso PMI innovative

Il valore medio approvato dal FGPMI è pari a 318.168€ per una durata media di 45,3 mesi. Sono 18 su 20 le regioni in cui è andato a buon fine un prestito verso PMI innovative del FGPMI. La regione che registra il numero più alto di operazioni è l’Emilia-Romagna con 19 operazioni che hanno mobilitato 9.483,000€. La Lombardia, in cima per quanto riguarda le startup innovative, si piazza invece al terzo posto per le PMI con 10 operazioni e un ammontare di appena 2,5 milioni lontani dai 3.350.000€ mobilitati dalla Puglia che si piazza al secondo posto della classifica nonostante figurino 8 operazioni, due in meno rispetto alla Lombardia.

Con l’intento di promuovere l’innovazione nell’imprenditoria italiana il Ministero dello Sviluppo Economico ha fornito uno strumento semplice, diretto e gratuito per startup e PMI innovative che copre l’80% del prestito erogato dalla banca fino a un massimo di 2,5 milioni di euro. Il 12° rapporto periodico su Imprese Innovative e il FGPMI fanno luce sulla disomogeneità nell’accesso al Fondo a livello regionale mostrando come tutte le regioni del Nord presentano valori medi al di sopra della media nazionale.

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Simone Catania

Mi occupo di comunicazione e marketing digitale per il dominio .SRL dedicato alle Srl italiane e scrivo su news.srl di innovazione e digitalizzazione per le aziende.

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